Nella complessità odierna 2 sono i capitali necessari per raggiungere obiettivi e risultati personali o di attività d’impresa: il capitale finanziario e il capitale sociale.

Il capitale finanziario è la ricchezza materiale, sia essa denaro o proprietà, che è accumulata da individui e imprese e utilizzata, o disponibile all’utilizzo, nella produzione di altra ricchezza.

Il capitale sociale è l’ammontare delle risorse sviluppate nel corso delle interazioni sociali, specialmente attraverso le reti personali e professionali. Queste risorse includono idee, conoscenza, informazioni, opportunità, contatti e referenze. Includono anche fiducia, confidenza, amicizia, buone azioni e buona volontà.

Come il capitale finanziario, il capitale sociale è accumulato da individui e imprese e utilizzato per la produzione di ricchezza.

A differenza del capitale finanziario, il capitale sociale è intangibile, ma reale quanto quello finanziario e può essere più potente, in termini di eventuale ritorno, rispetto all’investimento.

Il business cresce attraverso le relazioni che vengono create e mantenute con i propri collaboratori, fornitori, clienti e altri ancora. Il successo della propria attività durerà nel tempo grazie anche ai clienti fidelizzati che torneranno ad acquistare i nostri prodotti/servizi e lo faranno solo se percepiranno il valore della nostra offerta.

Nelle relazioni tra individui accade la stessa cosa: ogni individuo deve dare un valore all’altro, si tratta di avere un beneficio reciproco, altrimenti il legame non durerà nel tempo. L’evoluzione sociale ha portato la vita e il far impresa a una complessità elevata dove l’informazione attraverso internet, la rete, ha permesso di avere a disposizione moltissimi contenuti in tempi brevissimi e reali oltre a colloquiare e ascoltare persone da ogni parte del mondo. Tutta questa complessità può essere gestita solo se l’imprenditore/professionista sviluppa una squadra per raggiungere i propri obiettivi e il successo. Le buone ragioni utili agli individui per far parte di una squadra passano dalla percezione di poter creare, condividere e beneficiare delle forze e delle risorse di ciascuno. Una relazione di beneficio reciproco. Il denaro passa in secondo piano.

La regola della condivisione porta a raggiungere il successo attraverso il rispetto per le persone coinvolte e il riconoscimento della loro dignità. In un gruppo di networking i membri guadagnano l’accesso alle informazioni degli altri, conoscenza, contatti e altro ancora. Il networking è la capacità di creare una rete di relazioni professionali che si mantengono nel tempo e che si basano sulla fiducia reciproca. Fare networking significa instaurare con queste persone una relazione di reciprocità, grazie alla quale si genera uno scambio di idee, consigli, informazioni e contatti.

Il networking è uno strumento efficace se viene praticato con costanza in un’ottica di scambio reciproco. Avere una rete di professionisti su cui poter contare rappresenta un enorme vantaggio, ci permette di:

• aumentare il numero di conoscenze nel proprio e altrui settore, trasformarle in clienti e guadagnare di più;

• affrontare e superare i propri limiti;

• migliorare la professionalità e ampliare la visione del proprio ruolo;

• ascoltare persone con i nostri stessi interessi e che affrontano le nostre stesse sfide quotidiane;

• cogliere nuove opportunità confrontandoci con persone che hanno idee diverse dalle nostre;

• condividere idee e criticità con persone che hanno una comune esperienza lavorativa;

• non sentirsi mai soli e avere un supporto psicologico nei momenti di forte stress.

Fare networking è un’attività senza confini, può essere praticata nella vita personale o professionale, accade ogniqualvolta sfruttiamo quelle occasioni che ci permettono di ottenere informazioni utili per il nostro obiettivo. Essere attivi in un gruppo basato sulle relazioni permette di costruire il proprio capitale sociale attraverso referenze (opportunità di lavoro), esperienze, conoscenze.

Il guadagno più grande sarà aiutare gli altri a raggiungere i propri obiettivi; le relazioni basate sull’aiuto reciproco permettono di far crescere il proprio capitale sociale che attirerà altri capaci di contribuire a farci raggiungere il nostro obiettivo.

Fare networking viene naturale alla maggior parte delle persone, soprattutto all’interno di piccole comunità. Ma più aumenta il luogo in cui ci troviamo, più il senso della comunità, e le relazioni personali di business con essa, scompaiono gradualmente.

Il networking serve a costruire il capitale sociale, aiuta a uscire dalla caverna e dall’isolamento gli imprenditori/professionisti, rende più consapevoli e informati, migliora le capacità relazionali e lavorative.

Come il capitale finanziario, il capitale sociale può essere speso: il bene che fai ti ritorna. Si accumula capitale sociale dando aiuto, consigli, informazioni, referenze e altri benefici alle persone con cui si entra in relazione senza il pensiero del ritorno che si avrà. Guadagnando la fiducia degli altri, la gratitudine e una reputazione di integrità ed esperienza, si diventerà una persona che gli altri desiderano aiutare non appena ne avranno l’occasione.

Il capitale sociale funziona per chiunque, non solo per le persone che fanno networking tutti i giorni. Funziona anche per le persone che a causa del proprio lavoro hanno poche interazioni con altri durante il giorno.

Ovviamente non è il numero di contatti che si crea ad essere importante, ma il numero di quelli che si trasformeranno in relazioni durature.

Secchi&Moschino srl

 

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