Una delle domande che i nostri clienti ci pongono spesso è: conviene acquistare una lista di contatti mail? La nostra risposta è sempre no, le motivazioni sono svariate.

Sappiamo quanto possa essere allettante poter spendere 50 euro per una lista di 10.000 contatti, sembra di aver trovato l’occasione del secolo.  In realtà, rappresenta solo una via facile, la quale non consente di raggiungere sempre dei risultati importanti.

Il business degli indirizzi mail nasce qualche anno fa, quando molte aziende fornivano indirizzi mail gratuitamente, in cambio di un’esplicita autorizzazione a ricevere periodicamente mail pubblicitarie. I provider chiedevano ai propri clienti i gusti, le passioni e una volta ogni tanto, il cliente riceva una mail intrusa, di pubblicità. A volte leggeva, altre volte finiva direttamente nel cestino. Ora, questa procedura è sfuggita di mano e ogni giorno i clienti dei providers ritrovano all’interno della propria casella di posta centinaia di mail.

Questo scenario apre ad alcune considerazioni:

1. la prima tra tutte la legge della privacy.

Con il GDPR – Informativa sulla privacy 2018 è stato completamente riformulata l’espressione del consenso all’uso dei dati da parte dei cittadini, di conseguenza l’acquisto di una mailing list comporterebbe la violazione della privacy, poiché l’intestatario della mail non esprime direttamente a voi il consenso per il trattamento dei suoi dati. Per le aziende che superano i 250 dipendenti è obbligatorio anche il registro delle attività di trattamento svolto, quelle con meno dipendenti possono non adottarlo, a meno che non trattino dati sensibili o categorie particolari e che il trattamenti dei dati non presenti un rischio per i diritti e la libertà dell’interessato. Possiamo quindi renderci conto di quanto sia diventato delicato, impossessarsi di dati in modo illecito.

2. la strategia

Contattare dei clienti in modo poco chiaro non permette al potenziale cliente di avere fiducia in voi. Piuttosto verrebbe considerata una mail da spam.

3. libertà di scelta

come si deve dare la possibilità di aderire spontaneamente alla newsletter, dobbiamo anche consentire la cancellazione facile dalla nostra lista. Molto spesso, si ricevono mail in cui viene riportato “se non vuoi più ricevere questa mail rispondi al mittente con scritto cancella”, la maggior parte delle volte queste richieste non vanno a buon fine e il cliente continuerà a ricevere periodicamente la vostra mail spam.

5. gli EPS potrebbero bloccare il vostro indirizzo

A proposito di spamming, molti provider hanno attivato un filtro anti-spam, promozioni, aggiornamenti, in modo che questa tipologia di mail non vada a intasare la pagina dei messaggi principali.

6. di conseguenza, avrete SPRECATO IL VOSTRO DENARO.

Anche laddove una lista abbia una qualità intrinseca, le prestazioni restano bassissime. La maggior parte dei cliente, considererà la vostra mail (sconosciuta), spam.

Dunque, è necessario costruire una lista “artigianalmente”. Forse risulta essere una strategia complessa di email Marketing, ma che se composta in modo adeguato porterà con sé sicuramente ottimi risultati. Per questo è importante comporre la propria mailing list con i contatti delle persone che vi conoscono e che sono veramente interessate a ricevere le comunicazioni della vostra azienda tramite email.

Alcune tecniche per raccogliere contatti:

  • innanzitutto partite dal vostro sito, inserite all’interno un form di iscrizione alla newsletter
  • fate pubblicità sui social network (Facebook Twitter, Instagram), magari raccontato quale valore aggiunto dà l’iscrizione alla newsletter, quindi ricezione di offerte, sconti speciali dedicati, inviti eventi particolari..
  • fate pubblicità pay-per-click (su Google, per esempio)
  • regalate un ebook o un estratto, per inaugurare la vostra affiliazione.